Segnalazioni giurisprudenziali
Di seguito alcuni riferimenti giurisprudenziali recenti , di notevole interesse professionale.
Inclusione delle royalties nel valore della merce in dogana
Si segnala la recente sentenza 19 novembre 2013, n. 174 della Commissione tributaria regionale di Milano in materia di inclusione delle royalties nel valore della merce in dogana. La ricorrente, assistita dall’avv. Armella, ha visto accogliere integralmente la propria tesi.
Anzitutto, i giudici di merito hanno affermato che la questione relativa all’obbligo di inserimento nel valore doganale delle cc.dd. royalties pagate dall’importatore a soggetto diverso dal fabbricante deve essere decisa in relazione al singolo tipo di rapporto contrattuale che intercorre tra l’importatore e il licenziante; occorre, in particolare, verificare se il pagamento dei diritti di licenza è “condizione di vendita”. Leggi tutto
IVA ALL’IMPORTAZIONE AL 10 % PER OGGETTI D’ARTE
Si segnala che la sentenza 13 aprile 2010, n. 62 della Commissione tribunaria provinciale di Como ha accolto il ricorso di un nostro iscritto in materia di IVA agevolata al 10 % per l’importazione di oggetti d’arte. Il nostro iscritto, assitito dal prof. avv. Fabrizio Vismara, avvocato in Milano nonché professore di diritto dell’Unione europea presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Como e di diritto internazionale privato presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali presso l’Università degli Studi di Milano, aveva presentato ricorso contro un avviso di rettifica emesso in relazione ad un’importazione dagli Stati Uniti d’America di un’opera d’arte scultorea contemporanea. L’Agenzia delle Entrate aveva fatto applicazione della Circolare n. 177 del 22 giugno 1995 del Dipartimento delle Entrate, assoggettando ad aliquota IVA ordinaria l’importazione in quanto il bene non era accompagnato dall’attestazione dei competenti organi del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. La Commissione tributaria provinciale di Como ha messo in discussione la Circolare, laddove esige sia acquisita una prova anteriormente all’importazione e ne ha ribadito la natura non vincolante per il contribuente. La Commissione tributaria provinciale ha inoltre confermato che la qualità di oggetto d’arte può essere autocertificata in base al Decreto del Presidente della Repubblica 445/2000, sicché, qualora un privato sia tenuto a presentare alla pubblica amministrazione una certificazione, egli può provvedere mediante dichiarazione sostitutiva. Conseguetemente, la Commissione tributaria, anche in considerazione della documentazione prodotta in giudizio attestante la natura del bene importato, ha annullato l’avviso di rettifica.
Sentenza sull’applicazione dell’articolo 303 del TULD.
La 3″ Sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Lecco, con la sentenza n° 81/03/08 ha ribadito, in linea con la precedente giurisprudenza, che una corretta interpretazione della norma non consente di ricomprendere fra Ie ipotesi sanzionate anche I’errata indicazione, sulla dichiarazione doganale, dell’origine delle merci definitivamente importate. La tesi estensiva contraria, sostenuta dalla Agenzia delle Dogane, su parere dell’Avvocatura Generale della Stato, trova, infatti, ostacolo nel
principio di legalita, vigente anche in ambito sanzionatorio tributario, ai sensi dell’art. 3 del D. Lgs. n. 472/1997. L’articolo 303 non lascia dubbi: esso si riferisce
unicamente alle difformita, tra il dichiarato e I’accertato, relative a qualita, quantita e valore delle merci e non anche all’origine che e un distinto ed autonomo elemento
dell’accertamento doganale.
(testo a cura del/’ avv. Giuseppe Francesco Lovetere e del dott. comm. Antonio Sgroi dello Studio Associato Servizi Professionali Integrati di Milano)
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